venerdì 27 giugno 2008

CAPRICCIO VENEZIANO
Regia: Bruno Mattei
Attori: Emily Crawford, Juliana Jerrugan, Gualberto Parmeggiani
Anno: 2002
Provenienza: Italia



A Venezia la giovane Roberta incontra Lorenzo, un disinibito pittore anticonformista che la conquista subito, coi suoi modi stravaganti. Il pittore farà conoscere alla ragazza ogni sorta di gioco erotico, portandola a perdere la testa completamente per lui...

Capriccio Veneziano, girato in contemporanea con Privè, è l'ennesimo straight-to-video spazzatura di Mattei consigliato unicamente ai fan di uno dei registi più trash che il cinema italiano abbia mai conosciuto. Il genere (come suggerito dal titolo) è erotico, ma anche in questo campo questo noioissimo film non riesce davvero a dire quasi nulla, imprigionato in una svogliatezza, in una mancanza d'idee e d'identità che lo rendono a tratti infinito, insopportabile, noiosissimo e per nulla eccitante (e tralaltro la Emily Crawford non si può certo definire una bomba sexy!). Anche volendo fare finta di non accorgersi dei numerosi plagi dal 9 settimane e 1/2 di Adrian Lyne (in ambito dei vari giochetti erotici scelti da Lorenzo) e delle numerosissime sequenze riciclate più volte nello stesso film (forse per renderlo lungo il minimo per farlo classificare come lungometraggio), sarà impossibile infatti non rischiare di addormentarsi sulla poltrona nel vedere un disegno dei personaggi e delle situazioni così assolutamente sterile e vuoto, tanto che se non avete voglia di farvi qualche rara risata potete tranquillamente evitarlo come la peste. Risate che andranno a ricercarsi nel brano iniziale di musica classica (quartetto opera 18 n.4 in do minore 1', 2', 3' movimento di Beethoven) ripetuto in maniera ossessiva per quasi 10 minuti, nel dialetto veneziano spesso parlato ("bea mona!") ed alcune sequenze altamente ridicole, tipo un brano metal inserito durante un demente inseguimento dei due piccioncini da parte di due gondolieri furenti. Il resto è solo noia, pattume e mancanza di personalità, che rendono questo schifo quasi indegno del leggendario regista in questione. Delusione totale.

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