sabato 28 giugno 2008

MASSACRE
Regia: Andrea Bianchi
Attori: Gino Concari, Maurice Poli, Patrizia Falcone, Piermaria Cecchini, Robert Egon
Anno: 1989
Provenienza: Italia



Un regista horror a corto di idee decide, col consenso della troupe, di organizzare una seduta spiritica per fargli arrivare nuove idee. Peccato che, durante il rituale, lo spirito di Jack lo Squartatore prenderà possesso del corpo di uno dei partecipanti. Ed inizieranno quindi innumerevoli omicidi...

Nuova perla di Andrea Bianchi, che tra ridicole ragazze possedute dal demonio e zombi falegnami ha tentato per tutta la carriera di oltrepassare il limite massimo del trash e dell'erotico, rimanendo sempre comunque ben distante dalla creatività di un Mattei qualsiasi. Massacre, uno dei suoi ultimi film, è probabilmente il testamento ideale di uno dei peggiori registi che l'Italia abbia mai avuto la sventura di conoscere. Tutti i tratti del cinema bianchesco sono infatti qui mantenuti ed estremizzati: attori insignificanti, regia basica e disastrosa (sfocature, traballamenti, etc), sesso e scene di nudo totalmente esaperate e gratuite, dialoghi involontariamente ridicoli e sceneggiatura delirante. Nel caso specifico Massacre abbandona i temi soprannaturali del passato per entrare più in campo thrilling, ma anche qui Bianchi fa solo ridere. Iniziamo col dire che in questo film ci sono non uno, non due ma bensì tre assassini, e con le vicende principali del film ne c'entra solo uno! Avete capito bene: per stupire gli spettatori (che stupidi a questi livelli certo non sono) Bianchi ha le demente trovata di mischiare, assieme alle vicende del misterioso assassino, anche quelle di altri due killer a tempo perso, con risultati assurdamente ridicoli vista l'assoluta ridicolaggine di cercare di far sembrare collegate tra loro le vicende di questi tre folli! Il finale a sorpresa poi, che tenta davvero di mettere in relazione due di loro, è tra le più grandi buffonate che il cinema di genere (ma sarebbe meglio dire degenere) abbia mai partorito! Notevoli sono, come avrete già capito, le potenzialità di questo film per gli amanti del trash. E difatti questa categoria non potrà non apprezzare questo piccolo cult, che fin dalle battute iniziali rivela il suo spirito trashoso attraverso esclamazioni culto ("regista di merda!"), nuove aggiornamenti per il vocabolario ("che frocia!") e dialoghi epocali ("Vergognati puzzi di whisky!” - "sempre meglio che puzzare di merda!"). Ma non è finita qui: Bianchi abbonda molto più del solito in scene softcore e di nudo, arrivando a spezzettare il ritmo e la "tensione" di alcune sequenze "horror" con scene erotiche di una gratuità tale da provocare risa assurde (emblematica la sequenza che vede due idioti consumare in macchina con il killer che si avvicina a loro a velocità bradipesca, in modo che l'amplesso possa essere filmato il più possibile!). Bianchi poi arriva addirittura a sfiorare la perfezione bruttesca girando un piano-sequenza lunghissimo, che mostra un omosessuale fare spogliarelli e vestirsi in modo osceno più e più volte, in oltre 5 minuti di girato! Stiamo parlando di una sequenza trash assurda, totalmente gratuita ed irrilevante ai fini della trama, talmente oscena e demente da meritare di entrare nell'olimpo del genere. Tolte queste perle, i brutti effetti speciali gore e alcune inverosimilità colossali e inspiegabili da far schiantare dalle risate, purtroppo bisogna anche constatare che, come sempre, anche questo Massacre mantiene i difetti biancheschi che non possono essere apprezzati neanche agli amanti del cinema-spazzatura: il ritmo generale è lentissimo, ci si annoia notevolmente a guardare il film, e il finale come sempre giunge come una liberazione dalla noia piuttosto che come climax delle risate. In ogni caso, se dovete scegliere uno degli "horror" di Bianchi da vedere, Massacre è probabilmente il meno noioso.

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