sabato 5 luglio 2008

KEEPER COACH
Autore: Yoichi Takahashi
Anno: 1998
Casa editrice: Star Comics
Formato: manga (1 volume)



Nuova, ennesima raccolta di lavori di Yoichi Takahashi. Anno 1998, tratto "World Youth" (regia delle tavolte molto più vivace e spettacolare del passato e sproporzioni assurde nelle corporature dei personaggi) e sempre e solo background calcistici: sembra proprio che Yochi Takahashi non riesca a disegnare qualcosa che esuli dal suo sport preferito, e la solita domanda è: "ne vale la pena?". La risposta è cmq sì. Come quasi tutte le storie "extra-Captain Tsubasa", anche Keeper Coach rappresenta una lettura gradevolissima, merito questo della capacità dell'autore di rendere ogni partita o vicenda discretamente avvincente grazie all'irrealismo di fondo utilizzato in ambito calistico. Caso più unico che raro però, Keeper Coach per la prima volta si concentra quasi totalmente sui personaggi invece che sullo sport, e rappresenta la prima opera takahashiana abbastanza psicologica e matura, o perlomeno il primo serio tentativo. E bisogna dire che, sotto certi punti di vista, l'autore sembra essere riuscito davvero a fare centro in questo ambito. Due sono le storie che compongo Keeper Coach: la prima omonima e il lungo Attacco e difesa!. Keeper Coach, ambientato nel contesto del solito torneo regionale di calcio, vede il fenomenale ed estroverso portiere Gunji cercare di sconfiggere il portentoso attacco della squadra del Teioh, da sempre bestia nera della squadra del liceo Shutogakuen nel quale milita. Il grosso portiere è aiutato negli allenamenti da Kyoto, suo coach personale in riposo da un lungo infortunio, che psicologicamente debole e instabile non ha il coraggio nè di dichiararsi alla ragazza che ama nè di riuscire a tornare in campo, per paura di ripetere l'infortunio. Sarà ovviamente Gunji che cercherà di dare una svegliata all'amico, e sarà ancor più prevedibilmente la partita con il Teioh a vedere la rinascita calcistica e sentimentale di Kyoto... Sicuramente il miglior episodio del volume, questa storia di 82 pagine si segnala sopratutto per un tratto nel disegno molto più dinamico e spettacolare del solito, unito a buoni dialoghi (incredibile ma vero!) e alla solita cura del Takahashi nel sceneggiare. E' un peccato che i disegni dei volti siano come al solito abbastanza semplicistici ed anonimi e questo porta quindi a non prendere troppo sul serio le vicende narrate, ma l'avvincente ritmo, la durata perfetta, la spettacolare partita ed il buon script rendono in ogni caso questo Keeper Coach una lettura piacevolissima e gradevole. La successiva Attacco e difesa! è forse la più ambiziosa storia mai scritta da Takahashi. Si tratta di una lunga epopea focalizzata sulla crescita e sulla maturazione di Kosaku e Mamoru, due amici strettissimi che per circostanze drammatiche finiscono più volte con il disperdere le proprie strade. E così, mentre il fortissimo attaccante Kosaku assiste al divorzio dei suoi genitori, vive nella povertà, fallisce l'obiettivo di entrare in una rinomata scuola calcistica e sopratutto sembra abbandonare il suo sogno di poter un giorno entrare in nazionale, il difensore Mamoru segue invece una strada in tutta ascesa, che lo porta a raggiungere i massimi livelli calcistici e a coronare il suo sogno d'amore con Shizuka, ragazza di cui innamorato lo stesso suo amico. Poi la consueta inversione di ruoli, quando Mamoru dimostra tutta la sua fragilità interiore mentre Kosaku affronta la vita con grinta arrivando così a poter nuovamente agguantare i suoi sogni calcistici... Consueta storia di rivalità e amicizia, tragedia greca e riscatto e redenzione, Attacco e difesa! è una storia di amicizia davvero troppo ambiziosa, che nella sua esigua durata (un centinaio di pagine) affronta con estrema sintesi davvero troppo fatti, peccando di presunzione ed arrivando a rappresentare solo una gradevolissima traccia per una storia che meritava una lunga serializzazione in più volumi. Attacco e difesa! non è male, è psicologicamente ben narrato (viene dato moltissimo spazio ai personaggi, a discapito delle partite di calcio ridotte ai minimi termini) e intrigante nella sua drammatica trama, ma è semplicemente gradevole da leggere quando invece aveva tutti i presupposti per poter lasciarsi divorare, se si fosse dato molto più spazio alle partite, alle vicende importanti dei personaggi, etc. Così rimane solo una bella storiella che si legge una volta e basta, un pò una delusione tenendo conto delle potenzialità. In ogni caso il volume Keeper Coach è sicuramente consigliato ai fan di Takahashi: ben disegnato e sorretto da due buone storie, quest'antologia rappresenta, ad ora, l'unico vero tentativo (Hungry Heart escluso, perchè disegnato anni dopo) di Yoichi Takahashi di disegnare storie più profonde del solito e dedicate alla vita reale, piuttosto che al gioco del calcio. Il risultato non è perfetto per evidenti limiti dell'autore, ma merita una letta.

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