martedì 8 luglio 2008

MOBILE SUIT GUNDAM SEED DESTINY ASTRAY
Autori: Tomohiro Chiba (storia) & Koichi Tokita (disegni)
Serializzazione: 2004 - 2006
Casa editrice: (scans)
Formato: manga (4 volumi)



Cosmic Era, anno 71. La guerra tra naturals e coordinators è finita, ma mancano ancora diversi mesi al trattato di pace ufficiale. Jess Rabble è un giovane fotoreporter che, in uno dei suoi viaggi, ha modo di conoscere Lowe Gear e la sua Junk Tech. Lowe e Kisato stanno per partire per un lungo viaggio su Marte usando come piattaforma di lancio il Genesis Alpha System (che si sono procurati alla fine del manga Astray R), ma vista la neonata amicizia che li lega, Lowe dona a Jess due utili oggetti: 8 (il mini-pc portatile dotato di AI) e sopratutto il potente Astray Out Frame, rinvenuto sul Genesis. Con 8, l'Astray ed il fido Kaite (ex pilota militare di mobile suits ed ora sua guardia del corpo), Jess continuerà quindi ad andare in giro per il mondo per immortalare nella sua macchina fotografica tutti gli avvenimenti più importanti che si succedono nella Cosmic Era, spesso abbandonando il suo ruolo di reporter per partecipare attivamente a battaglie che faranno la storia...

Una doccia fredda, ecco il modo perfetto per sintetizzare il terzo manga disegnato da Tokita per la serie Astray. Siamo di fronte ad un manga che per quasi tutta la sua durata è un piccolo capolavoro e sicuramente rappresenta il picco massimo mai raggiunto dal fantastico Tokita: la narrazione è sempre spigliata senza mai scadere in tempi morti, le battaglie sono visivamente fantastiche, i personaggi numerosi e tutti ottimamente caratterizzati e sopratutto il mecha design è superbo. Eppure, tutto viene distrutto e reso inutile dal finale monco. Non un finale aperto, ma proprio volutamente troncato in modo che il lettore compri anche il romanzo omonimo per sapere come va a finire la storia: una trovata commerciale di bassissima lega, che rende praticamente nulla per noi occidentali la voglia di leggere questo fumetto visto che del romanzo in lingua comprensibile non se ne può ancora parlare (e sembra che questa situazione rimarrà a lungo così). Davvero, se la premiata ditta Chiba e Tokita si fossero degnati di concludere la storia sul fumetto avremmo avuto un'opera di assoluto valore visto il fantastico tratto, l'avvincente script messo in piedi e sopratutto il modo eccezionale con cui il fumetto si lega alla serie animata di riferimento non in modo marginale come in passato ma in modo attivissimo ed ricercato (tanto da divenire tutt'uno con essa), ma l'assenza voluta di un finale per bieche ragioni commerciali rovina tutto in modo brutale. In ogni caso se volete lustrarvi gli occhi con un numero spropositato di bellissimi mech, volete vedere quasi tutto il contenuto della linea SEED-MSV (quella linea di mech e personaggi ufficiali della Cosmic Era che però non hanno ancora trovato spazio in animazione), volete scoprire ancora numerosi retroscena mai toccati dalla serie televisiva (tipo la mai accennata lotta d'indipendenza combattuta dal Sud America contro l'oppressione della Federazione terrestre statiunitense) e sopratutto volete rivedere in azione tantissimi personaggi provenienti dalle precedenti serie Astray e dalla serie animata di SEED Destiny (Shinn Asuka, Gilbert Durandal, Djibril, Canard Pars, Gai Murakumo, Jean Carrey, Morgan Chevalier, Rondo Mina Sahaku e addirittura Prayer Reverie ed Ash Grey) potete tranquillamente prendere in considerazione la lettura. Traduzione per ora ancora inedita ufficialmente in occidente, recensione quindi basata sul lavoro di traduzione amatoriale dei Zeonic Corps.

Originariamente scritto lunedì 1 ottobre 2007.

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