lunedì 7 luglio 2008

PRIVE'
Regia: Bruno Mattei
Attori: Claudia Taylor, Dana Ceci, Hugo Barret
Anno: 2002
Provenienza: Italia



Incapace di trovare un'intesa sessuale con il suo partner, la bella Francesca rimane stupita ed eccitata, una sera, dalla visione di un film porno proiettato in casa di amici. La bella ragazza finirà così con il darsi di nascosto al cinema a luci rosse, ma finirà così con il fare innamorare di lei il suo "collega" Bingo...

Nuova, ennesima incursione del dio del trash nel genere erotico. E dopo le ultime delusioni (Capriccio Veneziano docet) ecco finalmente che il grande regista torna a tenere fede al suo leggendario nome, regalandoci un'altro capolavoro del cinema. Privè ha tutto quello che si può desiderare dal grand'uomo: dialoghi di culto, assurdità assortite, nomi geniali! Si parte con la prima sequenza, dove Francesca va a casa di amici e conosce la bella Topazia! Poi i vari amici (rigorosamente tutti 30-40enni) guardano alla tv un film con cavalli che si accoppiano, ed ecco che il membro di un puledro li fa scoppiare in un'ilarità talmente demente e grottesca da far entrare questa sequenza nella storia del cinema di serie z! E poi ancora... musiche rock o drammatiche in un film erotico; scene di sesso dementi (Francesca con un romano vestito da egiziano); un regista di nome Michelle dall'improbabile accento francese che ogni frase che dice è un capolavoro ("le vergini ai lati dell'altare!", "là metteremo il dio Amone con il suo cazzone!"); evoluzioni erotiche trash (c'è pure uno stallone simil-vichingo che copula con una forza pazzesca a mezz'aria, avvinghiato con una catena ad un soffitto!)... e poi c'è il fantastico Bingo, un attore dalla voce così roca che ogni frase che dice è un inno all'ilarità, che in una sequenza di raro spettacolo, vestito con una maschera da caprone (stanno girando una scena di un'orgia satanico-pagana) entra nella storia del cinema trash inneggiando in modo comico al dio Asmodeo, con una voce semplicemente esilarante. Tante perle in un film erotico non si sono mai viste, e anche se Privè rimane un erotico (con tutti i difetti che ne conseguono, in primis la noia per la ripetitività di scene di sesso gratuite) i colpi di genio matteiani lo rendono gradevole come si conviene, per solleticare l'interesse degli amanti di film degeneri.

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