giovedì 3 luglio 2008

STRIKER JIN
Autore: Yoichi Takahashi
Anno: 1999
Casa editrice: Star Comics
Formato: manga (2 volumi)



Persi genitori e fratellino in un tragico incidente stradale, il giovanissimo Jin decide di voler realizzare il sogno del fratellino di creare una squadra di calcio per poter vincere il campionato nazionale. Fenomenale attaccante, Jin inizierà quindi a sfidare tutte le maggiori scuole calcistiche della regione Kagawa, reclutando quindi nella sua squadra (la cosidetta "truppa dei calciatori di Sejima") tutti i vari fuoriclasse da lui sconfitti...

Un Yoichi Takahashi all'estrema potenza, ecco come poter sintetizzare il contenuto dei due volumi che compongono la miniserie Striker Jin. Famoso per aver creato la celeberrima saga di Captain Tsubasa (conosciuto come Holly e Benji, qui in Italia) e, più recentemente, il breve ma appassionante Hungry Heart, nel 1999 Takahashi aveva anche realizzato questa brevissima storia avente come protagonista il giovanissimo Jin, piccolo fenomeno capace di sconfiggere un'intera squadra di 11 giocatori con le sue sole forze. Aspetto fisico da Kojiro Hyuga (Mark Lenders, in Italia) e personalità scavezzacollo alla Shingo Aoi (Rob Denton), Jin è protagonista di una miniserie totalmente fuori di testa, che in due volumi si fa divorare avidamente al punto da reclamarne ancora. I difetti sono sempre gli stessi di quasi tutte le opere takahashiane, talmente triti che ormai li conoscono tutti: personaggi fisicamente sproporzionati (le gambe sembrano delle aste) e dall'aspetto fisico praticamente uguale, tratto caratteristico di una semplicità tale da rendere indifferente ogni scena drammatica, dialoghi inverosimili... ma da sempre l'autore compensa il tutto con partite spettacolari e coinvolgenti ben disegnate, dove ogni legge del calcio o fisica del pallone viene a meno in favore di azioni spettacolari e fuori da ogni realtà. Portieri fenomenali che prendono rimbalzo dai pali della porta, ragazzini delle elementari che spiccano balzi di due metri, il protagonista che segna una media di 5 gol a partita anche a degli adulti.... in Striker Jin siamo proprio all'anticalcio totale, all'inverosimilità talmente assurda che neanche Captain Tsubasa gli si avvicina tanto come pazzia. Ma anche in quest'occasione il divertimento di partite inverosimili e fuori da ogni realtà (tralaltro ben disegnate:il tratto è quello del Road to 2002 quindi ottimi sfondi, una perfetta regia della tavola ed una grande dinamicità nelle posizioni dei giocatori in movimento) riesce a far passare in secondo piano l'assenza totale di realismo, e così ci si arriva ad affezionare, in soli due volumi, alla squadra messa in piedi da Jin. E sopratutto a rammaricarsi per come si arrivi ad un finale totalmente tronco e lasciato ad intuire, questo perchè l'autore ha voluto chiudere improvvisamente la serializzazione per probabile assenza di successo. Se siete alla ricerca di un fumetto avvincente da leggere a cervello rigorosamente spento anche Striker Jin, come quasi tutte le opere di Yoichi Takahashi, non vi deluderà affatto.
Curiosità: alla fine del secondo volume vi è pure un crossover tra la squadra di Jin e la nazionale giapponese capitanata dai vari Tsubasa, Wakabayashi, Misaki, Aoi etc!

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