giovedì 31 luglio 2008

WILDERNESS
Regia: Michael J. Bassett
Attori: Brian Bache, Richie Campell, Sean Pertwee, Lenora Crichlow, Stephen Don
Anno: 2006
Provenienza: Gran Bretagna



Un gruppo di giovani delinquenti, internati in un carcere minorile, verranno mandati per una settimana in una desolata isoletta carceraria, come punizione per aver provocato, con atti di bullismo, il suicidio di un loro giovanissimo compagno di cella. L'isola non è però disabitata, visto che li attende il padre del ragazzo morto, desideroso di vendicarlo... Sorprendente Michael J. Bassett, che dopo l'interessante Deathwatch riconferma il suo talento con questo sorprendente Wilderness. Siamo nel campo del classico slasher giovanilistico, eppure le ambizioni ed i risultati sono molto più elevati della media. Basterebbero solo le vagonate di sangue e il gusto per scene gore a far risaltare il film rispetto ai suoi numerosi e glabri concorrenti statiunitensi, ma Bassett non si ferma qui perchè dispone di diverse frecce al suo arco. Da ricercare in primis nell'idea che i protagonisti sono un gruppo di triviali, disgustosi e sudici delinquenti che non hanno pietà di nessuno, e la cui sorte certo non porterà lo spettatore a tifare per loro; e sicuramente come secondo aspetto vi è la loro varia caratterizzazione. Il naziskin del gruppo è di una malvagità e di una ferocia notevoli, che mettono i brividi e che portano a reale odio verso la sua figura. Allucinante e morboso è poi il suo rapporto con Lewis, colosso di quasi due metri dall'animo fragilissimo che trova unico riparo dalla sua vuotezza interiore nel carisma dell'altro. E poi c'è Callum, giovane simpatico che all'accorrenza non rinuncia a stuprare una ragazza che lo rifiuta; l'eroe Jed, corraggioso e dotato di sangue freddo che comunque è in galera per omicidio... l'intero cast si ricorda per buonissime interpretazioni che danno linfa ai personaggi rappresentati, e che aiutano, se non ad affezionarsi, perlomeno a "smarrirsi" durante la visione, cercando inutilmente un punto di riferimento tra i delinquenti del cast. Buonissima poi la regia movimentata di Bassett, mai schizofrenica o confusionaria (come succede a tanti colleghi in film dello stesso genere) ma semplice e abbastanza ferma, pur claustrofobica (notevoli le riprese aeree dell'isola, a simboleggiare il terrore dei giovani a correre a vuoto in una gigantesca isola senza avere la minima idea di dove stanno andando). Alto, altissimo poi il livello gore: corpi fatti a pezzi, gole squarciate, teste mozzate... da tempo non si vedevano in un film mainstream simili fiumi di sangue e di carne fatta a pezzi. Certo, il film paga qualche debito a Predator (c'è pure una citazione - si spera! - del film di McTiernan quando vediamo in lontananza il cacciatore di uomini tenenere in mano la testa mozzata del suo cane urlando di dolore) e alcuni dialoghi non sono del tutto attendibili, ma è poca roba se confrontata con la tensione che si respira, con l'intrigante caratterizzazione generale del cast e sopratutto con l'alto livello orrorifico di effetti speciali, più o meno gore. Wilderness oltre a riconfermare il talento di Bassett, che si spera continui su questi binari, riconferma anche il valore della neonata corrente horror del Regno Unito, che grazie ad una nuova generazione di cineasti horror (a cui fa sicuramente capo il talentuoso Neil Marshall) sta uscendosene con un alto numero di pellicole di valore. Speriamo si continui così.

Nessun commento: